Siamo a metà della seconda guerra mondiale. Bernardo è il figlio del capo del partito fascista di un piccolo paese. E' un ragazzino goffo e malaticcio, e i bulletti del paese non perdono occasione per sottolineare le sue debolezze.
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Così quando in una afosa giornata estiva, si imbatte in un paracadutista di colore americano, precipitato nelle campagne del paese durante uno scontro aereo, coglie al volo l'opportunità di fare qualcosa di eroico, per riguadagnare la stima del padre e una posizione di prestigio tra i suoi coetanei. E lo arresta, portandolo nella casa di campagna della sua famiglia. Ma non sa essere cattivo, e tra Bernardo e il suo prigioniero nasce una specie di amicizia. L'americano si chiama Gabriele. E mentre tutt'intorno la guerra folleggia e l'Italia soccombe alle truppe alleate, una voragine di umanità si apre in quell'angolo di mondo dimenticato da Dio.... - Bernardo ha dodici anni ed è un 'balilla' poco sportivo con bicicletta, divisa nera, fez e anche una pistola che gli ha regalato suo padre, podestà del paese. Siamo nel '43, l'esercito americano manda aerei in perlustrazione contro i nazisti in ritirata, i fascisti sono allo sbando. In questo clima di tensione e di odio, Bernardo trova, appeso a un albero con il suo paracadute, un pilota afroamericano ferito. Credendolo morto decide di tirarlo giù, ma l'uomo riprende i sensi e il ragazzino, desideroso di riabilitarsi agli occhi del padre che non ha una grande opinione di lui, estrae la sua pistola e decide di farlo prigioniero. Ma prima lo deve curare e quindi lo nasconde.