Konstantin Rudakov (1891-1949) non avendo seguito le tendenze d'avanguardia scampò alle persecuzioni sovietiche degli anni trenta-quaranta. Grafico e illustratore, produsse cose forti e inattese, giustificando i suoi soggetti e personaggi con motivazioni veritiere perché il partito non trovava nulla da ridire se l'artista ritraeva il "putrescente Occidente borghese".
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Così nei suoi pastelli e acquerelli sfilano donnine procaci, e a volte discinte, accompagnatori in smoking, scene da belle époque contrapposte ai protagonisti dell'epoca (Lenin, i leggendari condottieri dell'Armata Rossa) e ai personaggi letterari tratti dai romanzi di Tolstoj. Kusner vede Giorgione (1478-1510) non solo come pittore ma come musicista e poeta: epico, celebrativo, lirico, che si rivolge al singolo e non alla folla; "Giorgione parla con te, che stai in piedi davanti al suo quadro, e il colloquio ha un carattere strettamente privato".